LA GEO-FANTASTICA DELL’ANIMA
Le parole “sentiero” e “anima” accostate, così come vengono accostate nell’intitolazione del premio di poesia, producono, in chi legge, l’effetto di uno straniante ossimoro. Da un lato, la concretezza materiale di un sentiero, di un tratturo, percorso da decenni, da secoli, da millenni.
Dall’altro, invece, l’immaterialità, di una condizione dello spirito (umano). Dunque, straniante nel senso di avvolgente, di piacevolmente avvolgente. La poesia, a ben guardare, tutta la poesia, tutta la letteratura (in tutti i suoi codici espressivi, compresi gli odierni codici multi-codali), deve servire a questo: coltivare la biblioteca delle emozioni di chi legge. Accarezzare la sua “Anima”, e condurla lungo i sentieri del “bosco magico”.
L’edizione XIV del premio di poesia Il Sentiero dell’Anima, pur non mettendo vincoli prescrittivi, ha invitato gli Autori a riflettere e a produrre testi poetici che spingessero il lettore a concentrarsi sul tema della cultura della legalità e del territorio. In una terra, come la nostra, martoriata, negli ultimi tempi, da sanguinosi quanto bestiali atti di violenza (dell’uomo sull’uomo), la poesia deve avere la forza e la capacità di sollevare la propria voce, il proprio urlo, e di invitare (di spingere) tutti a un cambiamento.
(Trifone Gargano)
Presidente della Giuria 2018